“Giancarlo Vitali. Time out”, ovvero gioco fermo. Milano finalmente decide di omaggiare questo maestro ed esponente dell’arte del Novecento con una mostra diffusa nelle 4 sedi diPalazzo Reale, Castello Sforzesco, Casa dei Manzoni e Museo di Storia Naturale di Milano. Ogni sede raccoglie un aspetto di vita del pittore ultraottentenne che da più di 70 anni dipinge senza sosta.

Il visitatore quindi si troverà di volta in volta di fronte ad opere d’arte accostate ad oggetti, abiti, fotografie e disegni della famiglia Vitali che nella loro densità richiedono tempo e pazienza per un’attenta elaborazione.

L’arte di Vitali è fatta di dettagli della quotidianità di Bellano, il paese sulle sponde del lago di Como dove il pittore ha trascorso tutta la sua vita. Vi sono quindi ritratti di ragazzi della strada, dei figli Velasco e Sara dipinti in età diverse, della moglie Germana ma anche della nonna Regina, delle case che si affacciano sul lago e di molti alimenti, di nature morte e di animali da cortile.

Carrà per primo apprezzò molto il suo lavoro, anche se il riconoscimento del suo lavoro venne ottenuto solamente qualche anno dopo. Fu Giovanni Testori, scrittore, drammaturgo, storico dell’arte e critico letterario italiano scomparso nel 1993, che per primo lo riconobbe come artista. Per questo Giancarlo Vitali gli dedica un’intera sala della mostra, densa di emozioni.

“Ho sempre avuto il bisogno di raccontare l’umanità intorno a me e, così facendo, credo di aver dipinto con lo stesso sguardo anche ciò con cui ha a che fare questa umanità nel quotidiano. E l’umanità di un paese in fondo è in piccola scala quella del mondo intero”, spiega Vitali. 

La mostra vuole richiamare e presentare quel momento di sospensione vissuto dall’artista mentre dipingeva il quadro. Vuole descrivere quel momento magico, dove il ritmo si ferma e rallenta davanti al nuovo protagonista dell’opera. 

Curata da Velasco Vitali, figlio del pittore che ne ha seguito le orme, la mostra è visitabile fino al 24 settembre. 
“Vitali, semplicemente, dipinge. Con istinto, velocità, intuizione. – scrive Vittorio Sgarbi – Non si possono dimenticare le sue nature morte, i suoi animali, persino più immediati di quelli del penultimo pittore più vicino a lui: Chaim Soutine.”

In occasione dell’inaugurazione della mostra ci è stato chiesto di realizzare una nuova linea di merchandising raffigurante alcune delle opere del grande artista. Abbiamo realizzato delle shopper personalizzate in cotone, alcune grigie con il titolo dell’esibizione, altre con stampa allover di alcune opere dell’artista. A seguire una collezione di magneti personalizzati con dei quadri esemplificativi ed importanti della carriera artistica di Vitali. Per concludere delle mug in ceramica da colazione, per iniziare al meglio la vostra giornata.

Ecco tutti i gadget realizzati. Li trovate tutti in vendita presso il bookshop della mostra. Affrettatevi!